SPID anche per i minorenni, ma sotto il controllo dei genitori

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SPID anche per i minorenni, ma sotto il controllo dei genitori

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Pubblicato da Angelo Domeneghini in Utilità - Forse non tutti sanno che ... · 12 Ottobre 2022
Tags: #spid
SPID per minorenni: quali sono le novità?

Ragazzi e ragazze che non hanno ancora raggiunto la maggiore età potranno avere la propria identità digitale e utilizzare i servizi loro dedicati in piena sicurezza e tutela dei dati: il Garante della Privacy ha infatti dato parere favorevole all’adozione dello SPID per minorenni.

Come funziona lo SPID per minori? L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha pubblicato le Linee guida operative per il rilascio dell’identità digitale in favore dei minori d’età e la fruizione dei servizi online (determinazione n.51/2022), chiarendo che l’accesso con SPID per i minorenni sarà garantito, in base all’età, dalle amministrazioni o dai privati che lo rendono disponibile.

L’AgID, infatti, prevede trattamenti e servizi diversi per minori che hanno superato i 14 anni e per quelli di età compresa tra i 5 e i 13 anni. Nel dettaglio, le linee guida stabiliscono quanto segue:

   Over 14: i minori che hanno superato i 14 anni di età potranno dotarsi di SPID per accedere ai servizi dell’INPS, tramite l’area riservata myinps, al Fascicolo Sanitario Elettronico oppure alla verifica dei punti sulla patente per ciclomotori;
   Under 14: i minori tra i 5 e i 13 anni potranno usare la propria identità digitale esclusivamente per i servizi online forniti dalle scuole e sotto stretto controllo del genitore, per un periodo sperimentale fino al 30 giugno 2023.

Le nuove linee guida ampliano la platea delle persone che possono avere SPID e di conseguenza diffondono l’identità digitale presso fasce sempre più ampie della popolazione.
Come richiedere il rilascio di SPID minorenni?

I genitori possono richiedere il rilascio di SPID per figli minorenni rivolgendosi al proprio Identity Provider (IdP), ovvero il gestore dell’identità digitale.

La procedura volta al rilascio di SPID in favore del minore prevede che il genitore:

   Deve accedere con credenziali di livello 2 al servizio reso disponibile dal proprio IdP;
   Deve inserire i seguenti dati relativi al minore in favore del quale intende chiedere il rilascio di SPID: nome, cognome, codice fiscale, data nascita;
   Deve dichiarare, ai sensi dell’art. 46, comma 1, lett. u) del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 e s.m.i., la propria qualità di esercente la responsabilità genitoriale sul minore;
   Deve dichiarare, ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 e s.m.i., di essere delegato alla richiesta di SPID da parte dell’eventuale Genitore non richiedente o di essere l’unico esercente la responsabilità genitoriale sul minore;
   Deve accettare la ricezione di notifiche (ordinarie o push) da parte dell’IdP per l’autorizzazione all’utilizzo di SPID da parte del minore.

L’IdP genera il codice del genitore, composto dal risultato della funzione CRC-32 applicato al codice fiscale del genitore (ad esempio: il codice fiscale RSSMTT64A01G201K produce il CRC 0x4DFCE69E, pertanto il codice del genitore sarà 4DFCE69E), e lo associa al codice di verifica assegnato al minore per il quale è stato fornito il consenso al rilascio dell’identità digitale. Sarà compito del genitore comunicare il codice di verifica al minore che lo utilizzerà per completare la procedura di rilascio dell’identità digitale.

L’IdP, prima di acquisire i dati personali del minore, richiederà allo stesso il codice di verifica in modo da poter verificare la presenza del consenso genitoriale. Inoltre, se il minore ha compiuto almeno quattordici anni, l’IdP acquisisce anche da quest’ultimo il consenso al trattamento dei dati personali per il rilascio e la gestione dell’identità digitale.

Una volta rilasciata l’identità digitale, l’Identity Provider invia una e-mail informativa al genitore recante l’indicazione del nome del minore. In più, ogni volta che il minore tenta di utilizzare SPID è prevista una notifica push da parte dell’IdP al genitore che può così autorizzare o interrompere qualsiasi attività collegata all’identità digitale del figlio.

Che cosa succede al sopraggiungere della maggiore età? Le linee guida dell’AgID stabiliscono che al compimento del diciottesimo anno di età, l’IdP ha l’obbligo di inviare un messaggio al neo maggiorenne mettendo a sua disposizione un servizio per revocare, previa autenticazione con credenziali SPID di livello 2, la propria identità digitale.

Nel caso in cui il neo maggiorenne non chieda la revoca, l’identità digitale de restare attiva ma l’IdP ha l’obbligo di:

   Eliminare i legami con l’identità digitale del genitore;
   Rimuovere le limitazioni precedentemente imposte dalla minore età;
   Cancellare tutte le informazioni relative all’utilizzo dell’identità digitale del minore rese disponibili al genitore, fatta eccezione per i log, in ragione del dovuto rispetto della politica di data retention.

Per i gestori di identità digitali l’obbligo di attuazione delle linee guida AgID decorre dal 1° agosto 2022.



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